In forma di SEMINARIO oppure

Per il CONSERVATORIO
nell'ambito del Biennio Sperimentale di secondo livello
disciplina di insegnamento:

TECNICHE DI COMPOSIZIONE MUSICALE
CONTEMPORANEA E DEL 900

OBIETTIVI: Strettamente legato al corso di Semiografia della Musica Contemporanea, ne è il naturale proseguimento rivolto ai Compositori, con l’obiettivo primario di portarli a conoscenza delle tecniche compositive a partire dai primi del 900, la Scuola di Vienna fino alle più recenti

PROGRAMMA: Il corso si articola in due fasi complementari:
1)ascolto e analisi delle opere più significative (da camera e sinfoniche) dei più importanti compositori dal primo novecento ad oggi, con particolare attenzione alle specifiche tecniche compositive utilizzate.
Indicativamente opere di: Scuola di Vienna, Stravinski, Messiaen, Boulez,, Stockhausen , Nono, Berio, Donatoni, Bussotti, Sciarrino, Ligeti, Ferneyhough, Kurtag, inoltre di altri Compositori viventi, meno noti ma che contribuiscono attivamente alla continua evoluzione del linguaggio musicale, e alle avanguardie jazzistiche degli ultimi decenni che hanno decisamente contribuito allo sviluppo delle tecniche strumentali.
Individuate le tecniche compositive oggetto di studio, che vanno dalla atonalità del primo novecento allo strutturalismo integrale della Scuola di Darmstadt, fino alle più recenti e complesse tecniche di sviluppo della cellula musicale, l’allievo affronta la seconda fase del corso;
2) esercitazioni scritte “ in stile “, ovvero l’allievo dovrà comporre dei brani (prima da camera, poi sinfonici) dove si eserciterà applicando le tecniche apprese dallo studio delle opere dei Maestri, allo stesso modo in cui, nei corsi tradizionali ed inferiori, si arriva al corale in stile Bach piuttosto che alla romanza in stile Schumann e via dicendo, senza peraltro tralasciare la ricerca di una sintesi dei vari linguaggi che possa portare a nuove proposte compositive.

ESAME FINALE
L’allievo dovrà sottoporre alla Commissione d’esame almeno 3 analisi scritte di altrettante composizioni degli autori oggetti di studio, ed almeno 3 composizioni (anche brevi) in “stile” e “libere” in cui dimostra di aver acquisito le tecniche compositive studiate.